Introduzione

La valutazione dell’impatto prodotto dagli odori risulta essere una tematica di notevole interesse da parte della comunità scientifica, a causa dei fastidi che essi producono. Le tecniche di misurazione di tali impatti possono essere di diverso genere; nessuna di esse però è utilizzata in tutto il mondo a causa delle notevoli variabili in gioco, correlate alle concentrazioni degli odori, alla loro variabilità, alle condizioni climatiche, e alla campionatura dei volumi. All’interno di questo panorama si presenta eNose, un naso elettronico che ha lo scopo di combinare tra loro la sensibilità del naso umano, la misura oggettiva degli impatti, e la possibilità di essere utilizzato in continuo per valutarli. Chiaramente il naso elettronico presenta grandi margini di miglioramento, ragion per cui è argomento di forte interesse.

Tecniche di misurazione degli odori

La misurazione degli odori può essere realizzata con diverse tecniche; attualmente infatti, non esiste un modo universale per la caratterizzazione degli impatti che producono gli odori \citep{v2012}. Tali tecniche possono essere suddivise in 3 categorie: analitiche, sensoriali, e miste. Ciascuna presenta vantaggi e limiti \citep{zarra2012}. I metodi analitici riescono a tracciare con accuratezza e ripetibilità i composti chimici presenti nelle emissioni. Sono utili a tracciare le fonti di odore, ma non ad indicarne il potenziale fastidio \citep{Zarra_2009}. Il metodo GC-MS risulta essere uno dei metodi analitici più efficienti. Il limite di tale metodo però, è che gli odori presentano una composizione complessa, costituita da una miscela di molti prodotti, che si trovano anche a concentrazioni minori di quelle rilevabili dallo strumento \citep{Brattoli_2011}. Le tecniche sensoriali invece, usano direttamente il naso umano come strumento di misura (olfattometria dinamica). Esse sono dunque capaci di misurare concretamente il fastidio prodotto da essi. Tuttavia queste tecniche non sono applicabili per misurare in continuo gli odori nell'ambiente \citep{Gostelow_2001}. Le tecniche miste propongono nuovi strumenti per simulare l’olfatto umano: uno di questi strumenti è il naso elettronico, conosciuto anche come eNose, il quale ha l’obiettivo di combinare la percezione degli odori ed il monitoraggio del campo in continuo. Tale strumento è basato su sensori di gas chimici, combinato a uno strumento di elaborazione chemiometrica. Il naso elettronico ha ottime potenzialità per rispondere alle aspettative dei vari attori relativi alle questioni ambientali, in riferimento al fastidio prodotto dagli odori \citep{Nicolas_2004}. Nonostante sia stato testato nell’industria alimentare e cosmetica per il controllo qualità, presenta limitazioni relative alle proprietà dei sensori chimici, alle prestazioni di elaborazione del segnale, e alle reali condizioni operative \citep{romain2012}.