Bonifica di un acquifero contaminato
Si vuole ora prendere in considerazione un’applicazione a scala reale della tecnica dell’air sparging. Il riferimento, quindi, è uno studio svolto nel 2005 \cite{Yang_2005}. Gli obiettivi di tale studio sono stati: valutare la risposta delle acque sotterranee all’inserimento dell’aria, sviluppare un metodo per definire una frequenza di pulsazione ottimale di immissione di aria, questo passaggio è stato fondamentale per superare problemi legati alle caratteristiche del sottosuolo, infine si è valutata la massa di idrocarburi volatilizzati e biodegradati durante l’applicazione degli impulsi e si sono confrontati tali risultati con quelli ottenuti con la configurazione in continuo.
Le indagini ambientali partite nel 1995, al seguito della dismissione di un pozzo d’estrazione (fig. 1), hanno determinato la zona da trattare comprendente un acquifero superficiale che si estende dai 4.6 ai 9.1 metri di profondità.