Per limitare le problematiche relative alla diffusione degli odori ne vengono valutate le emissioni\cite{Rinc_n_2019}, \cite{2008}.
Nella letteratura scientifica attuale si osserva una scarsità di dati relativi alla caratterizzazione di emissioni di odore da  impianti integrati anaerobici-aerobici (AATPs). Alcuni studi scientifici \cite{vbelgiorno2016} propongono l’utilizzo di Fattori di Emissione dell’Odore (OEFs) come strumento atto a definire le strategie più appropriate per il controllo dell’emissione negli impianti esistenti o per la previsione dell’impatto degli odori in impianti nuovi \cite{rosso2014}\cite{SIRONI_2006}. Gli OEF sono definiti come il rapporto tra tasso di emissione degli odori (OER) e un indice di attività rappresentativo dell’impianto \cite{SIRONI_2006}. Gli studi attuali indicano la capacità dell'impianto come possibile indice di attività \cite{rosso2014}\cite{SIRONI_2006}\cite{eepstein1997}, i quali sono spesso sostituiti, per limitare l’errore, con dati ottenuti sperimentalmente \cite{Sironi_2007}. Le principali fonti di odore con le relative concentrazioni sono state analizzate attraverso l’olfattometria dinamica. Queste misurazioni sono state studiate e confrontate con quelle teoriche proposte nella letteratura attuale, utilizzando la capacità complessiva dell’impianto come indice di attività. Obiettivo di questo studio è contribuire alla conoscenza e alla comprensione delle emissioni di odori di un impianto integrato di trattamento dei rifiuti, fornendo dati che possono essere adottati per la previsione dell’indice di attività dell’impianto stesso e utilizzati per la valutazione dell'impatto olfattivo.

Programma di monitoraggio e valutazione

La potenzialità dell’impianto è pari a circa 30.000 t/a, di cui all’incirca l’80% è la frazione organica dei rifiuti solidi (OFSW) e il rimanente e scarto verde. L’impianto è strutturato con tre linee di trattamento, una dedicata al processo aerobico, uno per il trattamento anaerobico e una fase comune per entrambi i processi ovvero il trattamento di aree esauste con l’ausilio di scrubber e biofiltri.