Riferimenti normativi
Il riferimento normativo, in ambito italiano, per la bonifica dei siti contaminati è il D.Lgs. 152/2006 - parte IV, titolo V. Esso definisce quelle che sono le concentrazioni soglia di contaminazione (Csc), cioè i livelli di contaminazione delle matrici ambientali al di sopra dei quali è necessaria la caratterizzazione del sito e l’analisi di rischio sito specifica, e le concentrazioni soglia di rischio (Csr) cioè i livelli di contaminazione delle matrici ambientali da determinare caso per caso con l’applicazione della procedura di analisi rischio sito specifica, il cui superamento richiede la messa in sicurezza e la bonifica. Nel caso delle barriere reattive permeabili importante risulta essere la tabella 2 presente nell’allegato 5 della parte IV, titolo V, in cui vengono definite le concentrazioni soglia di contaminazione per le acque sotterranee. In ambito internazionale, una normativa a cui spesso si fa riferimento è quella dell’agenzia statunitense per la protezione dell'ambiente (USEPA). In essa, riguardo alle acque, si fa riferimento, per ogni contaminante, a un livello massimo ammissibile (MCL) da dover considerare. In merito all’uranio, contaminate presente nel caso studio, la normativa italiana non stabilisce un valore soglia da rispettare, limite presente, invece, nella normativa americana, la quale pone un limite per l’uranio pari a 0,03 mg/L.