Le acque minerali si distinguono dalle acque potabili per la purezza originaria, il tenore di minerali, oligoelementi o altri costituenti ed, eventualmente, per taluni loro effetti positivi sulla salute, inoltre non vengono sottoposte a nessun procedimento di potabilizzazione e qualsiasi trattamento di disinfezione.
Le acque minerali naturali provengono per lo più da acque meteoriche che filtrano attraverso vari strati del terreno, fino a costituire una falda acquifera. Con questo processo le acque si depurano in parte delle scorie acquisite durante il ciclo atmosfera-suolo e si arricchiscono di sostanze minerali e gassose del terreno, in relazione alle condizioni di pressione e temperatura locali e alla solubilità delle rocce con cui vengono a contatto. Così, le caratteristiche chimico-fisiche riflettono in gran parte il paesaggio litogeologico che attraversano durante il loro ciclo idrogeologico \cite{aureli2006}.
Avremo, quindi, acque prevalentemente ricche di un elemento minerale o di un altro a seconda della tipologia della roccia dominante nel bacino di pertinenza, della solubilità delle componenti mineralogiche e del tempo di contatto tra acque di circolazione sotterranea e substrato poroso.
Per ogni elemento viene data una definizione descrittiva di uno stato elevato, buono, moderato, scarso e cattivo. Ciascuna autorità nazionale dovrebbe stabilire standard per gli elementi più rilevanti per le pressioni affrontate dal corpo idrico sotto la propria responsabilità e classificare le acque di conseguenza. Lo stato chimico è classificato solo in due categorie: "buono" e "non buono" \cite{Naddeo_2007}.