Conclusioni riguardanti la valutazione del Parco eolico "Kladovo"
Tenendo conto dei problemi nella realizzazione del progetto del parco eolico in Serbia che sono stati causati dall’opposizione portata avanti delle parti interessate dovuta al timore di effetti negativi sull'ambiente, questo studio doveva essere integrata alla VIA. Si è deciso di effettuare una VIA perché rappresenta uno strumento di protezione ambientale che è, secondo la legislazione serba, il processo più trasparente per le parti coinvolte in quanto coinvolge tutti le fasi elaborate di questo studio. Quindi, è stata redatta per presentare al pubblico il significato di un possibile impatto negativo sull'ambiente in modo semplice ed inequivocabile.
Il presupposto iniziale della ricerca era che la realizzazione del progetto del parco eolico previsto implica l'uso di energia rinnovabile, energia eolica, utilizzando tecnologie pulite per il suo mantenimento. Un'attenzione particolare nello svolgimento della VIA per il Parco Eolico “Kladovo” è stata dedicata all'analisi dello stato ambientale del luogo previsto per la realizzazione del Parco Eolico “Kladovo”.
Per loro natura, i parchi eolici possono però comportare impatti negativi sull'ambiente, sia nella fase di costruzione (impatti di carattere temporaneo) che nella fase di esercizio. Gli effetti negativi sono legati alla fauna volante, ovvero all’ornitofauna e alla fauna dei chirotteri. In tale contesto, nell'ambito dell'analisi dello stato dell'ambiente è stato effettuato un monitoraggio dell’ornitofauna e dei chirotteri
nel periodo tra marzo 2011 e febbraio 2012 per le esigenze di intraprendere le misure preventive per la protezione della fauna in volo. Sulla base delle osservazioni, la disposizione spaziale finale delle turbine eoliche è stata determinata, alcune colonne di turbine eoliche sono state trasferite in luoghi in cui vi è una minore possibilità di pericolo per la fauna in volo, mentre i risultati delle osservazioni sono stati incorporati nella VIA e presentati al pubblico nella prima fase della VIA.
Dopo l'analisi dello stato ambientale, nonché l'analisi della documentazione di progetto, la valutazione multicriteriale dei possibili impatti sulle componenti ambientali è stata eseguita utilizzando la matrice di Leopold. Per le esigenze della valutazione, 9 possibili fattori sono stati individuati dall'elenco dei potenziali fattori di impatto (fattori di rischio) che ci si potrebbe aspettare per questo tipo di interventi. I fattori di impatto sono stati valutati per ciascuna componente ambientale rilevante per la VIA, nonché in relazione all'entità dell'impatto. Inoltre le caratteristiche fisiche, biologiche e socioculturali dell'ambiente nella località del soggetto sono state analizzate separatamente e sono state definite al loro interno 16 componenti ambientali.
L'idea era di costruire degli aspetti aggiuntivi nella matrice Leopold sotto forma di un gruppo di criteri da utilizzare in merito all’ evoluzione delle attività progettuali previste, assumendo che la presentazione e l'elaborazione dei risultati ottenuti darebbero al pubblico un quadro completo degli impatti reali che ci si potrebbe aspettare nella realizzazione del progetto Parco Eolico “Kladovo”.
In questo contesto, sono stati inseriti i seguenti tre criteri aggiuntivi legati alla: dispersione spaziale, alla probabilità e alla durata dell'impatto.
La valutazione delle attività pianificate è stata effettuata per ciascun gruppo di criteri utilizzando la matrice di Leopold. Oltre alla presentazione tabellare, sono stati elaborati in dettaglio anche i risultati (positivi e negativi) sia per ogni fattore, che cumulativamente in relazione alle diverse componenti ambientali.
I risultati presentati sono stati sorprendentemente ben accolti nella procedura di discussione e approfondimento pubblico. La reazione avversa di una parte del pubblico è cambiata quando ne è stata dimostrata la certezza degli effetti negativi identificati che saranno micro-localizzati e che saranno solo di carattere temporaneo, nonché questi ultimi si verificheranno solo in un breve periodo di tempo.
Si può concludere che l'approccio applicato è possibile utilizzarlo con successo per progetti simili nel campo dell'implementazione di fonti di energia rinnovabile (RE). Inoltre, l'uso, l'analisi e la valutazione multicriterio forniscono ai decisori la possibilità di considerare i possibili effetti del progetto sull'ambiente, oltre che prendere decisioni in merito alla scelta delle soluzioni ottimali in maniera più semplice.
In questo processo, una particolare attenzione va dedicata all'uso di: strumenti GIS; AHP e metodi e modelli matematici simili (ANN ecc..)
nel processo di valutazione dell'impatto ambientale al fine di minimizzare la soggettività di questo processo, nonché la fase decisionale.
Metodo KFCM
Metodo Kernel Fuzzy Clusteryng Means Algoritm \cite{Yu_gang_2019}
Le tecniche di valutazione ambientale devono considerare sia le prospettive ambientali, che quelle sociali ed economiche.
I modelli di valutazione dovrebbero essere sistemi di input multipli e di un output singoli in modo tale da mostrare chiaramente l'influenza ambientale dell’opera in questione. Questi modelli assegnano all’output un punteggio finale.
Come sappiamo la valutazione ambientale è un processo non lineare, complesso e multidisciplinare, ed è quindi difficile esprimere e misurare con precisione le variabili associate.
Un popolare strumento di modellazione dei dati in grado di eseguire compiti intelligenti è la rete neurale artificiale (ANN) che funziona in modo simile al cervello umano \cite{haykin2007} \cite{Rojas_1996}. Le ANN sono ben note per la loro alta precisione e alto tasso di apprendimento, anche quando sono disponibili pochissime informazioni \cite{partha2014}.
Uno degli algoritmi di rete neurale più comunemente studiati è la rete neurale BP, tali reti possono fornire buone capacità di autoapprendimento, autoadattamento e generalizzazione \cite{Liu_2016}.
Una rete neurale BP può eseguire una classificazione di pattern arbitrariamente complessi e una mappatura di funzioni multidimensionali. Pertanto, l'applicazione di una rete neurale BP a problemi di valutazione complessi può semplificare il processo di valutazione e migliorare l'efficienza e l'accuratezza dei calcoli.
Se una rete neurale viene utilizzata per risolvere un problema di valutazione, è necessario disporre di campioni di “training” per addestrare la rete neurale BP e ottenere regole di apprendimento.
Tuttavia, i pesi di connessione e i valori di soglia di ogni livello della rete neurale BP devono essere inizializzati in modo casuale.
L'obiettivo di questo metodo è analizzare i potenziali impatti ambientali dell’opera, attraverso l'algoritmo di clustering e alla rete neurale BP in modo da generare una soluzione di progettazione ottimizzata per ridurre i potenziali impatti ambientali.
le fasi del metodo
Il metodo proposto consiste in tre fasi:
(1) analizzare i dati di input originali e costruire un sistema di indici di valutazione;
(2) raggruppare i dati di valutazione e produrre un insieme di campioni di “training”;
(3) addestrare la rete neurale BP e identificare i criteri di valutazione del modello; quindi il modello di “training” può valutare le prestazioni ambientali e scegliere lo schema di processo ottimale.