Le matrici di interazione causa-effetto inoltre permettono di individuare eventuali impatti secondari mediante la redazione di una prima matrice che consente di definire appunto gli effetti primari sui comparti direttamente interessati e, individuati questi ultimi, di redigere una seconda matrice che tiene conto degli impatti primari individuati da confrontare con gli ulteriori comparti ambientali.
Le carte tematiche sono delle tipologie di carte che forniscono informazioni su uno o più aspetti particolari del territorio rappresentato mediante colori, simboli etc. Si suddividono in diverse tipologie, come carte sulla natura del territorio o ancora in carte geomorfologiche che riguardano la sensibilità del terreno ovvero eventuali frane, in carte geologiche che riguardano la tessitura del terreno, come le tipologie di rocce, in carte idrologiche riguardano i corsi d’acqua, le falde acquifere sotterranee o superficiali.
Il metodo della sovrapposizione delle carte, ben noto ai pianificatori, è stato ben spiegato da Mc Harg nel 1969, che lo adoperò nella valutazione d’impatto. Esso consiste nell'impiego di una serie di carte trasparenti sovrapponibili usate per identificare o prevedere l’intensità e l’estensione geografica d’impatti. L’area di studio è pertanto suddivisa in unità spaziali alle quali corrispondono una serie di informazioni. Di conseguenza con le carte trasparenti si può constatare quali siano i cambiamenti geografici di ogni attributo fisico in modo da determinare gli impatti. I limiti del metodo sono evidenti, uno è il numero delle carte che si può ottenere e naturalmente quando il numero cresce è importante l’ausilio del computer. L’altro è di natura pratica nel senso che l’identificazione degli impatti avviene più in senso di qualità che di quantità. 
Una vera e propria innovazione sono i sistemi informativi GIS (Geographic information system), ovvero sistemi informatici, strettamente connessi all’elemento cartografico, utilizzati nella valutazione di impatto ambientale per analizzare lo stato attuale del territorio ed una serie di possibili scenari individuando le potenziali conseguenze di azioni ed interventi sui comparti ambientali interessati.
Il funzionamento dei suddetti sistemi passa per l’impiego di appositi hardware e software nonché mediante la raccolta di informazioni (ad esempio cartografia di base, carte tematiche e tecniche, carte socio-economiche, immagini satellitari) a cui il sistema GIS può attingere ed elaborare.
Trattasi dunque di un sistema in grado di visualizzare, sovrapporre, confrontare e analizzare diverse rappresentazioni riportanti diversi temi relativi a un determinato territorio e un determinato fenomeno a esso connesso. \cite{2012}
I grafi, infine, rappresentano un’ulteriore metodologia per l’individuazione di quelli che sono i potenziali impatti da associare a ciascun comparto ambientale. Consistono in diagrammi che ricostruiscono le catene di eventi generati dalle varie attività di progetto, evidenziando non solo gli impatti diretti ma anche gli effetti multipli di impatto ed i possibili interventi correttivi da proporre. 
Il metodo dei grafi tenta, di individuare non solamente le relazioni causa-effetto per gli impatti diretti di un’opera, ma anche di come gli effetti di primo ordine possano dare luogo, successivamente, ad effetti di ordine superiore secondari e indiretti, tenendo anche conto della dimensione temporale.