In letteratura sono presenti innumerevoli tecniche per la rimozione del fenolo, che comprendono trattamenti avanzati, come l’ozonizzazione, trattamenti biologici e trattamenti enzimatici \cite{Villegas_2016}. La tecnologia più diffusa per la rimozione di contaminanti ambientali comprende i processi di ossidazione avanzata (AOPs) \cite{Vincenzo_Naddeo_2013} ed in particolare l’adsorbimento mediante carbone attivo granulare (GAC). Studi precedenti hanno mostrato interesse verso un trattamento innovativo basato sulla rimozione di sostanze inquinanti, come i prodotti farmaceutici,  attraverso l’uso di ultrasuoni (US)  \cite{Naddeo_2013} combinato con diverse tecniche, come la fotocatalisi \cite{Belgiorno_2007}. L’utilizzo di ultrasuoni, quindi, combinato con tecniche di ossidazione avanzata \cite{2014} , migliora la rimozione di sostanze tossiche come il fenolo, grazie al fenomeno della cavitazione, ovvero la formazione e il successivo collasso delle cosiddette bolle di cavitazione. 
Il presente lavoro si basa sullo studio condotto da \cite{Landi_2010}, che indaga sull’influenza degli ultrasuoni nell’adsorbimento del fenolo, scelto come indicatore di materia organica, mediante carbone granulare attivo. Le valutazioni sono state effettuate, sia considerando la sola azione del carbone granulare attivo, sia considerando la sua azione combinata con gli ultrasuoni. Il processo è stato implementato sia per soluzioni acquose che per acque reflue urbane al fine di poter valutare l’applicazione di tali trattamenti anche a larga scala. Nel lavoro si richiamano, inoltre, ulteriori studi che evidenziano come l’utilizzo degli ultrasuoni, combinati con diverse tecnologie, sia un valido alleato nella rimozione dei contaminanti ambientali e migliori il trattamento e la depurazione delle acque reflue.