I sistemi IOMS
Le emissioni odorigene prodotte da impianti industriali e di tutela ambientale possono dar luogo a fenomeni di molestia olfattiva in grado di arrecare fastidi alla popolazione esposta e rappresentano una delle principali cause di reclami da parte degli operatori degli impianti e della popolazione (\citealp{m2008}; \citealp{v2012a}; \citealp{2015}; \citealp{vincenzo2016}), in parte allietati da operazioni di recupero e riutilizzo di materiali di scarto dei suddetti impianti (\citealp{2020a}; \citealp{Naddeo_2021a}; \citealp{Naddeo_2021}), di utilizzo di fonti rinnovabili (\citealp{Scannapieco_2014}) e di trattamento delle acque con processi innovativi (\citealp{belgiorno2019}; \citealp{Oliva_2019}; \citealp{Abdallah_2020}; \citealp{Al_Ali_2020}; \citealp{vicz-zablocka2020}; \citealp{Naddeo_2020}; \citealp{Pervez_2020}; \citealp{Abdulkarem_2021}; \citealp{Millanar_Marfa_2021}). L’esposizione prolungata a miscele odorigene gassose, pur non identificando una causa diretta di malattie, può provocare gravi danni alla salute come nausea, mal di testa e problemi respiratori (\citealp{Gostelow_2001}; \citealp*{m2008}; \citealp{v2012}; \citealp{Belgiorno_2013}; \citealp{Naddeo_2013}; \citealp{r2019}; \citealp{2020}; \citealp{Oliva_2021}; \citealp{Senatore_2021}). Per misurare e quantificare gli odori, attualmente è solito ricorrere a tre tipologie di tecniche: strumentali, sensoriali e senso-strumentali (\citealp{Gostelow_2001} ; \citealp{2012}). Le tecniche strumentali consentono di identificare e quantificare e i composti chimici caratteristici delle emissioni maleodoranti (\citealp{Mu_oz_2010}; \citealp{m2014}), fornendo informazioni utili per il monitoraggio delle sorgenti di odore, ma richiedono tempi di applicazione abbastanza prolungati e costi di esecuzione esosi; invece, nell’applicazione delle tecniche sensoriali, come l’olfattometria dinamica, il naso umano funge da rilevatore degli odori non garantendo però un’elevata precisione a causa della natura soggettiva della percezione della sensazione in fase di valutazione (\citealp{Gostelow_2001}; \citealp{Mu_oz_2010}; \citealp{v2012a}; \citealp{v2012a}; \citealp{2012}; \citealp{m2014}). Infine, le tecniche senso-strumentali identificano ad oggi una valida soluzione per attribuire alle emissioni la classe odorigena ed un valore rappresentativo dell’intensità di odore (\citealp{Zarra_2012}). Tra le tecniche senso-strumentali, i nasi elettronici, o Instrumental Odour Monitoring Systems (IOMS), consentono di effettuare il monitoraggio degli odori in continuo, sfruttando quindi i punti di forza sia delle tecniche di misura strumentali che di quelle sensoriali (\citealp{Oliva_2021}); al contempo, essi necessitano ancora di approfondite ricerche per identificare soluzioni nella stabilizzazione della temperatura di esercizio o per la relazione con i parametri operativi (temperatura, portata in ingresso nella camera di misura, ecc.) da parte delle resistenze dei sensori.
Gli IOMS sono in grado di identificare gli odori utilizzando un array di sensori aspecifici e un insieme di algoritmi (\citealp{Persaud_1982}; \citealp{v2012}; \citealp{v2013}; \citealp{Zarra_2019}); entrambi gli elementi sono stati interessati da costanti miglioramenti connessi al continuo perfezionamento delle tecnologie di apprendimento automatico (\citealp{Gardner_1994}; \citealp{R_ck_2008}; \citealp{v2014}). Il naso elettronico ha trovato ampia applicazione in diversi settori come agricoltura (\citealp{Baietto_2015}; \citealp{Kiani_2016}), diagnosi medica (\citealp{Montuschi_2013}; \citealp{Jia_2014}) monitoraggio ambientale (\citealp{Deshmukh_2015}; \citealp{Licen_2018}) e protezione della sicurezza alimentare (\citealp{Gobbi_2015}; \citealp{Loutfi_2015}). Per determinate applicazioni, la progettazione della componente hardware del dispositivo e la selezione dei sensori più adeguati, oltre che dei metodi di estrazione e classificazione delle caratteristiche, rappresentano degli elementi fondamentali per rendere più performanti le prestazioni del naso elettronico.