l’applicazione di un campo elettrico intermittente tra due elettrodi immersi nel reattore MBR consente l’instaurarsi di processi elettrochimici come elettrocoagulazione, elettroforesi ed elettrosmosi, che consentono il controllo del fouling di membrana, elevate rimozioni dei contaminanti e il miglioramento delle performance del trattamento. L’impianto viene così definito con l’acronimo di eMBR. L’azione del campo elettrico consente l’ossidazione dell’anodo in alluminio che genera in situ idrossidi insolubili e coagulanti che aumentano le dimensioni dei fiocchi di fango, si crea così un flusso di miscela aerata che viene spinto verso la membrana generando un fenomeno di attrazione tra le particelle cariche negativamente e l’anodo, allontanandole così dalla membrana stessa.