LE COLTURE FUORI SUOLO: DALL’IDORPONICA ALL’ACQUAPONICA
Nel panorama dell’urban farming rientra l’agricoltura fuori suolo, che consiste nella coltivazione di piante su substrati inerti mediante soluzioni nutritive. La crescente domanda di colture fuori stagione ha infatti costretto il settore agricolo ad esplorare nuove tecniche di coltura e sistemi con capacità produttive sempre maggiori. Nello specifico, l’idroponica è una tecnica di produzione in cui le colture sono allocate in un mezzo acquoso da cui traggono nutrimento. I nutrienti infatti possono essere assorbiti dalle radici nude sotto forma di ioni inorganici disciolti in acqua \cite{Eldridge_2020}. La soluzione nutritiva utilizzata per colture idroponiche contiene tutti i macronutrienti (azoto, fosforo, potassio, calcio, magnesio e zolfo) e micronutrienti (ferro, rame, manganese, zinco molibdeno e boro) necessari per lo sviluppo delle piante \cite{Roosta_2013}. I sistemi di coltivazione senza suolo sono classificati in aperti, quando la soluzione nutritiva che drena dalle radici non è riutilizzata, o chiusi, quando il surplus di soluzione è raccolto, corretto e rimesso nel sistema.
Dall’integrazione tra una coltivazione idroponica e un sistema di acquacoltura a ricircolo (in cui si svolge l’allevamento di organismi acquatici attraverso un ricircolo idrico) nasce l’acquaponica \cite{2019}. Nei sistemi acquaponici le specie acquatiche producono una grande quantità di scarti metabolici che viene trasformata in nutrienti per le piante grazie all’attività batterica. I batteri nitrificanti sono il vero motore biologico del ciclo acquaponico in quanto ossidano l’ammoniaca prodotta dai pesci e producono i nitrati, che sono i nutrienti fondamentali per la crescita vegetale \cite{Fitzgerald_2015}. In seguito l’acqua viene depurata dalle piante stesse e può tornare alle vasche di allevamento dei pesci. In questo modo si risolvono due problematiche: l’ingente richiesta di fertilizzanti industriali per le piante idroponiche, e lo smaltimento dell’acqua contaminata proveniente dalle vasche di allevamento dei pesci.
L’acquaponica è un sistema integrato che non richiede l’uso del suolo e comporta consumi idrici minimi poiché permette di risparmiare oltre il 90% dell’acqua necessaria per l’agricoltura tradizionale. Infatti l'applicazione commerciale dell'acquaponica sta crescendo soprattutto nelle regioni del mondo dove c’è una forte scarsità idrica e assenza di suoli fertili, come nel Medio Oriente e nel Nord Africa (Paesi MENA) \cite{Goddek_2015}.