Nella rosa delle tecniche analitiche disponibili, le spettroscopie vibrazionali restano le tecniche maggiormente utilizzate per la caratterizzazione chimica di macro e microplastiche (Käppler et al., 2016). I metodi basati su spettroscopie vibrazionali sono non distruttivi, estremamente accurati ed applicabili anche a particelle di dimensione inferiore al millimetro. Tra le tipologie di analisi troviamo la spettroscopia FT-IR , i polimeri più facilmente identificabili per mezzo di questa tecnica sono il polipropilene (PP), il polietilene (PE) e il polistirene (PS), utilizzati comunemente nel settore degli imballaggi, sebbene i database disponibili ad oggi offrono spettri di riferimento per la maggior parte dei polimeri e monomeri presenti in commercio.
L’analisi chimica dei polimeri può essere effettuata anche per mezzo della spettroscopia Raman\cite{Araujo_2018}, con la quale è possibile ottenere, in aggiunta, anche informazioni circa la struttura cristallina del polimero. Spettroscopia FT-IR e spettroscopia Raman sono tecniche complementari ed entrambe producono uno spettro basato sull’interazione della luce con le molecole componenti il polimero, benché il principio fisico alla base delle due interazioni sia differente. Entrambe le tecniche possono essere accoppiate a microscopi in modo da raggiungere l’identificazione di particelle polimeriche fino approssimativamente alla dimensione di 10 μm ed ottenere la possibilità di mappatura ad alta risoluzione dei campioni. Le tecniche spettroscopiche sopra descritte si basano sulla trasmissione della luce a determinate lunghezze d’onda. È opportuno sottolineare come nel caso di una particella caratterizzata da dimensioni inferiori a tali lunghezze d’onda, tuttavia, non può essere raccolto nessun tipo di segnale, andando oltre il limite strumentale. Questo rappresenta una delle maggiori sfide per l’analisi e identificazione di particelle di dimensione inferiore ai 10 μm, arrivando fino alle dimensioni tipiche delle nanoplastiche.
Rimozione delle microplastiche all'interno degli impianti di trattamento delle acque reflue