Materiali e metodi

Il sistema in studio si compone di un reattore MBBR (Moving Bed Bio Reactor) con un coltura batterica all’interno e di un fotobioreattore con microalghe (specie: Chlorella Vulgaris). La specie utilizzata è stata ottenuta dal mezzo di coltura di alghe e protozoi (CCAP) proveniente da Dunbeg in Scozia, inoltre il ceppo è stato pre-coltivato nel mezzo EG:JM \cite{Senatore_2021}. Il set-up sperimentale è costituito da un reattore cilindrico, realizzato in plexiglas e avente un volume operativo di 6,5 litri, connesso ad un fotobioreattore algale con una capacità volumetrica di 26 litri . Il sistema è stato illuminato con 4 luci LED con un’intensità luminosa che è variata tra 6500 e 9500 LUX con un fotoperiodo di 12:12 h. Mediante un compressore è stato inserito un flusso d’aria variabile con contaminazione di Toluene, inquinante target scelto; inoltre il sistema è stato alimentato con una matrice sintentica che recplica il refluo caseario (Dairy Waste Water, DWW) che ha avuto anche il compito di formare il liquido di coltura delle microalghe nel fotobioreattore. Gli obiettivi dell’attività rientrano nel valutare il potenziale della biotecnologia riguardo il controllo delle emissioni di anidride carbonica e le sue efficienze di rimozione, efficienze di rimozione del toluene e della matrice inquinante (refluo) oltre all’efficienza di produzione della biomassa algale prodotta\cite{kranert2012}.