Materiali e metodi
La misura della concentrazione in aria ambiente avviene, per ciascun inquinante, attraverso un metodo specifico di riferimento e reti di monitoraggio capaci di effettuare il campionamento dell’aria in modo automatico e continuo sulle 24 ore, così da garantire la misura della sostanza anche se presente in basse concentrazioni.
Le stazioni di monitoraggio sono classificate in base a due diversi criteri. Il primo criterio considera l’assetto urbanistico, la densità abitativa, il carico emissivo, le caratteristiche orografiche e meteo-climatiche del territorio, individuandone parti con caratteristiche simili (“zone”) distinte dagli agglomerati urbani (città e conurbazione della città con più di 250000 abitanti). Il secondo criterio considera la tipologia della stazione, individuata dalla principale fonte emissiva a cui la stazione è esposta (traffico, industriale e fondo) ed il contesto geografico, in termini di grado di urbanizzazione (urbano, suburbano e rurale), in cui la stazione è situata.\cite{Oliva2021}
In tal modo, le Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente dispongono ininterrottamente di dati “grezzi”, ossia trasmessi così come acquisiti dalla strumentazione in sito, che però non possono ritenersi immuni da possibili anomalie legate al funzionamento della strumentazione; pertanto, gli stessi sono validati attraverso una serie di tecniche di valutazione finalizzate alla determinazione dell’effettiva coerenza del dato acquisito con un’informazione affidabile circa lo stato di qualità dell’aria nel sito esaminato.\cite{campania}\cite{belgiorno}
Al fine di valutare la riduzione delle emissioni in atmosfera a seguito del lockdown, i dati validati e diffusi sul sito istituzionale di ARPA Campania sono stati elaborati per predisporre mappe tematiche utili alla valutazione della variabilità spaziale dello stato di qualità dell’aria.
Successivamente, è stato effettuato il confronto tra le concentrazioni medie annue registrate dalle reti di monitoraggio dislocate sul territorio di Campania, Emilia-Romagna e Piemonte al fine di valutare la variazione della concentrazione degli inquinanti in aria ambiente nel corso dei due anni oggetto di studio. Attraverso l’analisi delle concentrazioni medie mensili è stata poi individuata, per ogni Regione, la stazione provinciale che ha evidenziato una variazione significativa in termini di concentrazione media annua nell’anno 2020 rispetto all’anno 2019.